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5 ANNI DI’ CRESCERE INSIEME

23 Feb 2017 - BLOG di Emanuele CONTALDO, ORATORIO 3.0, Redazionali del Giovedì (, , , , , , , )

5 ANNI DI’ CRESCERE INSIEME

L’ESPERIENZA DI’ UN DOPOSCUOLA A MAGENTA

A cura di Emanuele CONTALDO | iN Diretta da MAGENTA

“Dove c’è “Crescere Insieme” c’è casa … Ed è proprio così: anche quando papà e mamma non ci sono c’è casa per l’accoglienza fuori da scuola; c’è casa per una grande tavolata; c’è casa per le chiacchiere, le risate e i giochi; c’è casa per le parole di conforto o le sgridate, quando servono, da parte di chi porta avanti questo progetto con passione e tenacia.” Una mamma

Il passaggio di un bambino/ragazzo tra i diversi gradi di scuola comporta per la famiglia una diversa gestione dei tempi e degli impegni connessi alla quotidianità dei figli. I ragazzi, infatti, si trovano a dover occupare spazi e tempi che fino all’anno prima era organizzati.
Se da una parte questa nuova realtà può essere un occasione per l’autonomia e la crescita, spesso, per carenze familiari e difficoltà di fruizione delle offerte sociali, si trasforma in un tempo vuoto.
Per evitare che questo avvenga la Pastorale Giovanile di Magenta ha pensato di offrire ai preadolescenti (I-II-III media) un ambiente familiare in oratorio con un servizio di accompagnamento allo studio e sostegno educativo.
Il progetto prevede che un pedagogista della nostra cooperativa, insieme a dei volontari, incontri i ragazzi all’uscita dalla scuola, li accompagni in oratorio e pranzi con loro. Dopo il pranzo vi è un tempo dedicato al gioco e uno dedicato ai compiti.
Descrivere in poche righe questo progetto che si propone di far sentire a casa chi lo abita non è semplice, così abbiamo pensato potesse essere utile far passare i tanti ingredienti che hanno permesso di rendere unica quest’avventura.
Il primo ingrediente sono i volontari: quest’anno circa una decina di persone si sono alternati per garantire una presenza educativa ed un supporto didattico ai tanti ragazzi che ogni giorno affollano il centro giovanile. C’è chi è addetto alla cucina, chi alle pulizie, chi alla sorveglianza dei ragazzi e chi invece ha accettato la sfida di aiutarli a fare i compiti. A tutti loro va il nostro grazie per la passione e la pazienza che hanno mostrato in quest’anno.
Secondo ingrediente è il centro giovanile, che nelle prime tre ore del pomeriggio assume le tipiche caratteristiche di accoglienza di una casa: tavola apparecchiata e bandita di vivande, “sala giochi”, un divano dove rilassarsi, tavoli pronti per i compiti.
Altro ingrediente, molto importante anche se non compare sempre in prima linea, è la famiglia. Il costante contatto con i genitori dei ragazzi e il clima di fiducia che si è istaurato con le famiglie, ha permesso di valorizzare molteplici interventi educativi realizzati con i ragazzi.
Quarto ingrediente è rappresentato dal corpo docenti delle scuole. I colloqui con gli insegnati coordinatori di classe si sono rivelati anche quest’anno, un punto di forza notevole, sia da parte nostra che dalla scuola.
Quinto ingrediente sono i servizi sociali: fin dalla nascita del progetto sono stati un interlocutore su cui abbiamo subito puntato. La nostra insistenza ha permesso di relazionarci in maniera abbastanza significativa con gli educatori della Tutela Minori, che seguivano alcuni dei nostri ragazzi.
Ultimo, ma più importante ingrediente, sono i ragazzi. Ogni anno il loro numero aumenta e anche molti “fuori quota” chiedono di frequentare il doposcuola. Quest’anno abbiamo raggiunto la quarantina di ragazzi iscritti. Si tratta di preadolescenti frequentanti le scuole medie della città che giungono a noi per motivazioni diverse: i genitori lavorano e loro sarebbero a casa da soli, fragilità familiari di diverso tipo e difficoltà specifiche di apprendimento a volte chiedono un aiuto educativo in più che un ambiente come il doposcuola può fornire. Inoltre, la convivenza quotidiana in uno stesso ambiente aiuta i ragazzi a comprendere e a rispettare le basilari norme del vivere civile, imparando a conoscere l’altro e a relazionarsi in maniera adeguata con i lori pari. Qualche volte si arriva anche ad aiutare i propri amici in difficoltà con i compiti. Insomma ormai sono passati 5 anni dall’inizio del progetto e noi tutti, volontari e ragazzi possiamo affermare con certezza che quest’anno siamo cresciuti tutti insieme.

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